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Progetti R&D

Agronica, grazie alla sua profonda conoscenza del mondo agroalimentare, segue per i propri clienti la gestione di progetti di finanziamentoIndividua le possibili risorse su PSR o su bandi MIPAAF, Regionali, Europei, o delle realtà locali come GAL e Camere di CommercioSegue la progettazione tecnica ed economica, coordina lo svolgimento del progetto, cura la rendicontazione. Agronica svolge progetti di ricerca e innovazione nazionali e internazionali insieme ad istituti di ricerca privati e Università con il preciso scopo di dimostrare come le tecnologie e i più evoluti paradigmi gestionali informatizzati possano essere applicati allo specifico settore per aumentarne le performance.

Sito web della Commissione dedicato al FEASR

Programma di Ricerca inserito dell’accordo di Filiera Contratti di filiera e di distretto V bando

Prot. Ingresso MIPAAF n. 0602635, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 8 dell’Avviso n. 0182458 del 22/04/2022 e s.m.i. ().

Data inizio progetto: 01/07/2024

Data approvazione progetto definitivo: ND

Data approssimativa di pubblicazione dei risultati attesi: 30/06/2026

 

Il progetto persegue le seguenti finalità:

  • La sostenibilità agronomica nella filiera carne grazie a una concreta e innovativa interazione tra gli strumenti dell’agricoltura e della zootecnia di precisione, per consentire di ottimizzare la gestione di nutrienti e risorse idriche in un’ottica di economia circolare. Un grosso potenziale di miglioramento della gestione di tali nutrienti deriva dalla loro possibile gestione in differenti passaggi della produzione mediante impiego congiunto di diverse tecnologie, dalla mappatura delle caratteristiche dei suoli al monitoraggio delle colture foraggere mediante applicazioni satellitari, sino alle analisi rapide degli alimenti e dei reflui alla stalla con tecnologie NIR e XRF e all’applicazione di DSS per la gestione della irrigazione e della fertilizzazione.
  • La sostenibilità economica della produzione primaria mediante una riduzione degli input produttivi esterni alla azienda zootecnica, caratterizzati da un generale aumento dei prezzi e dalla loro imprevedibile oscillazione, ottenuta grazie all’applicazione di strumenti di agricoltura 4.0.
  • La sostenibilità ambientale mediante un razionale utilizzo dei nutrienti per le colture foraggere secondo bilancio minimizzando le perdite nell’ambiente e in particolare nelle acque superficiali grazie all’adozione di strumenti di agricoltura di precisione per i foraggi e le altre colture che forniscono alimento ai bovini nelle diverse fasi di vita. Gran parte di questa sostenibilità passa dal miglioramento dell’efficienza di trasformazione nelle singole fasi della filiera. L’adozione di pratiche di agricoltura e zootecnia di precisione può ridurre il potenziale impatto sul cambiamento climatico, il potenziale di eutrofizzazione terrestre e marino, l’ecotossicità per le acque dolci e la produzione di particolato connesso alla produzione di carne. La possibilità di raccogliere e monitorare dati che si generano in diverse fasi e settori del lavoro dell’azienda è oggi consentita dalla tecnologia digitale che oggi consente di monitorare indici “chiave” di prestazione (key performance index, KPI) del sistema aziendale.
  • Il benessere animale attraverso il monitoraggio dei vitelli e dei bovini da carne attuato mediante l’impiego di sensoristica IoT direttamente connessi ad una piattaforma di filiera in grado di aggregare ed elaborare i risultati

 

Sito web di pubblicazione dei risultati del progetto > https://agronica.info/progetti-rd/si-carni/

FIGARO– Fertirrigazione e irrigazione razionale in orticoltura per ridurre l’inquinamento, adattare le coltivazioni al cambiamento climatico e integrare metodi a basso impatto per il controllo delle avversità.

Capofila: CONSORZIO AGRIBOLOGNA SCA. COOP. AGR. Domanda n. 5515422 Focus Area 4B Durata 02/01/2023 – 07/05/2024 Contributo concesso: 49.511 €.

Responsabile Tecnico-Scientifico: Stefano Anconelli – Ente di appartenenza Consorzio di bonifica per il C.E.R. Responsabile Organizzativo: Stefania Delvecchio – Ente di appartenenza RI.NOVA Soc. Coop.

Il Piano FIGARO ha come scopo principale quello di mettere a punto pratiche di irrigazione e fertirrigazione razionale delle coltivazioni fondate sull’utilizzo di DSS, sensoristica avanzata prossimale sia in pieno campo che in coltura protetta. Ciò consentirà di ottimizzare l’utilizzo di importanti risorse come l’acqua e i fertilizzanti con indubbi vantaggi sulla produttività delle coltivazioni, sulla riduzione dei rilasci di sostanze inquinanti e sul migliore adattamento dei sistemi agricoli ai cambiamenti climatici. Per portare a termine tali obiettivi il Piano si articola in varie azioni i cui risultati mirano a (a) mettere a punto un modello di accrescimento in grado di stimare stato fenologico e i fabbisogni idrico-nutrizionali delle colture in relazione al loro sviluppo e alle condizioni del sistema suolo-pianta-atmosfera; (b) determinare le dosi massime frazionabili dei principali elementi nutritivi grazie a un DSS in grado di elaborare numerose informazioni tra cui la normativa e le dose massime consentite; (c) mettere a punto un modello climatico per la stima dell’evapotraspirazione e della temperatura dell’aria in condizioni di coltura protetta; (d) Valutare l’affidabilità e la precisione di innovativi sensori per il reperimento dei principali parametri fisico-chimici del suolo; (e) messa a punto di un impianto pilota in grado di gestire automaticamente gli impianti fertirrigui (f) estendere il servizio FERT-IRRINET alle colture oggetto del Piano (g) valutare l’efficacia di alcuni formulati a basso impatto nel contenimento di Phytium su coltivazioni di zucchino. (h) Valutare l’adattamento al cambiamento climatico di sistemi agricoli che facciano uso di moderne tecniche di fertirrigazione.

Le attività previste dal piano volte al raggiungimento degli obiettivi e al raggiungimento dei risultati riguardano la raccolta di informazioni e dati fisiologici provenienti dalle prove in campo per fornire al DSS tutte le informazioni necessarie all’elaborazione del consiglio fertirriguo; le prove di efficacia con formulati a basso impatto per il contenimento del Phytium e la valutazione dell’adattamento al cambiamento climatico di aziende che utilizzano le moderne e innovative tecniche di fertirrigazione e irrigazione razionale.

Sito di progetto – Rinova.eu >

Programma di Ricerca dell’accordo di Filiera INALCA NORD presentato in data 23/11/2022 e acquisita con Prot. Ingresso MIPAAF n. 0600579, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 8 dell’Avviso n. 0182458 del 22/04/2022 e s.m.i. (Contratti di filiera e di distretto V bando).

Data inizio progetto: 01/01/2023
Data approvazione progetto definitivo: 14/10/2024
Data approssimativa di pubblicazione dei risultati attesi: 30/06/2026

Il progetto persegue le seguenti finalità

  • La sostenibilità agronomica nella filiera carne grazie a una concreta e innovativa interazione tra gli strumenti dell’agricoltura e della zootecnia di precisione, per consentire di ottimizzare la gestione di nutrienti e risorse idriche in un’ottica di economia circolare. Un grosso potenziale di miglioramento della gestione di tali nutrienti deriva dalla loro possibile gestione in differenti passaggi della produzione mediante impiego congiunto di diverse tecnologie, dalla mappatura delle caratteristiche dei suoli al monitoraggio delle colture foraggere mediante applicazioni satellitari, sino alle analisi rapide degli alimenti e dei reflui alla stalla con tecnologie NIR e XRF e all’applicazione di DSS per la gestione della irrigazione e della fertilizzazione
  • La sostenibilità economica della produzione primaria mediante una riduzione degli input produttivi esterni alla azienda zootecnica, caratterizzati da un generale aumento dei prezzi e dalla loro imprevedibile oscillazione ottenuta grazie all’applicazione di strumenti di agricoltura 4.0
  • La sostenibilità ambientale mediante un razionale utilizzo dei nutrienti per le colture foraggere secondo bilancio minimizzando le perdite nell’ambiente e in particolare nelle acque superficiali grazie all’adozione di strumenti di agricoltura di precisione per i foraggi e le altre colture che forniscono alimento ai bovini nelle sue diverse fasi di vita. Gran parte di questa sostenibilità passa dal miglioramento dell’efficienza di trasformazione nelle singole fasi della filiera. L’adozione di pratiche di agricoltura e zootecnia di precisione può ridurre il potenziale impatto sul cambiamento climatico, il potenziale di eutrofizzazione terrestre e marino, l’ecotossicità per le acque dolci e la produzione di particolato connesso alla produzione di carne. La possibilità di raccogliere e monitorare dati che si generano in diverse fasi e settori del lavoro dell’azienda è oggi consentita dalla tecnologia digitale che oggi consente di monitorare indici “chiave” di prestazione (key performance index, KPI) del sistema aziendale.
  • Il benessere animale attraverso il monitoraggio dei vitelli e dei bovini da carne attuato mediante l’impiego di sensoristica IoT direttamente connessi ad una piattaforma di filiera in grado di aggregare ed elaborare i risultati
  • La sostenibilità in fase di macellazione e lavorazione della carne processo che comporta un elevato consumo di acqua che varia da 6 a 36 metri cubi per tonnellata di peso vivo e l’innalzamento della temperatura dell’acqua a circa 74-85°C. La riduzione dell’impatto idrico ed energetico nelle operazioni di decontaminazione delle carcasse bovine viene perseguita mediante l’efficientamento della camera di lavaggio e la valutazione di tecniche che implicano l’uso combinato di ozono e di radiazione UV-C.
Sito web di pubblicazione dei risultati del progetto > https://agronica.info/progetti-rd/inalca-nord/
 

Estensione del servizio Fert-Irrinet alle principali colture di interesse fertirriguo e sviluppo di una applicazione per smartphone

Capofila: CER – Domanda n. 5149531 Focus Area 4B Durata 01/04/2020 – 30/09/2022 Contributo concesso 322.897,64 € Responsabile progetto: Dott. Stefano Anconelli – CER; Responsabile scientifico: Prof. Moreno Toselli – Università degli Studi di Bologna DISTAL

L’obiettivo generale del progetto consiste nell’estendere alle principali colture ortofrutticole della Regione, gestite con la fertirrigazione, i risultati ottenuti in un precedente Piano denominato FERT-IRRINET, finanziato dal PSR regionale nell’ambito della Misura 16.1.01, che ha consentito, per le colture analizzate (pomodoro, patata, mais e pero), di ottimizzare l’impiego dei concimi minerali, riducendo sensibilmente le perdite azotate e incrementando le rese e la qualità delle produzioni. Al fine di rendere accessibile il consiglio fertirriguo realizzato da IRRINET ad un vasto pubblico, si vuole studiare e sviluppare un modello di applicazione per smartphone e tablet di facile utilizzo che fornisca le principali indicazioni nutritive (N, P e K) e il consiglio per il loro frazionamento temporale per le seguenti colture: Vite da vino, Pesco, Albicocco, Melo, Actinidia, Susino, Ciliegio, Fragola, Cipolla, Melone, Asparago, Carota e Cocomero.

Il prodotto si rivolge a tutti gli agricoltori e ai tecnici iscritti ad IRRINET interessati anche alla gestione nutritiva delle proprie colture.

Nuove Sistema informativo GIS-based per la previsione del rischio di contaminazione da micotossine nei cerali

Capofila: CRPV – Domanda n. 5149128 Focus Area 2A Durata 01/01/2020 – 27/10/2022 Contributo concesso 177.545,28 € Responsabile progetto: Dott. Claudio Selmi – CRPV Responsabile scientifico: Prof.ssa Paola Battilani – Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza DIPROVES

L’obiettivo principale del Piano è quello di mettere a punto un sistema informativo GIS-based che verrà implementato attraverso l’acquisizione della modellistica per la previsione del rischio di contaminazione alla raccolta da micotossine nei cereali, messa a punto dall’UCSC di Piacenza, al fine di automatizzare il processo di simulazione ed espandere all’intero territorio gli output; a tal fine, la piattaforma sarà in grado di importare automaticamente i dati meteorologici dalla rete ARPAE e da eventuale sensoristica meteo aziendale e di fornire, sempre in maniera del tutto automatica, i risultati delle simulazioni espressi con un giudizio sintetico (rischio assente, basso, medio o alto) per quadrante meteo.

Obiettivo altrettanto fondamentale sarà l’implementazione del sistema con un approccio di machine learning, per considerare le tecniche colturali aziendali ai fini di migliorare significativamente l’attendibilità delle previsioni. A tale scopo la piattaforma sarà in grado di acquisire i dati agronomici aziendali (lavorazioni suolo, densità di semina, fertilizzazioni, difesa, irrigazioni, ecc.), permettendo, alle aziende agricole e alle strutture di assistenza tecnica, la consultazione di mappe territoriali, piuttosto che di indici e giudizi sintetici, riguardanti il rischio di contaminazione da micotossine nei cereali alla raccolta, dal livello aziendale fino a quello territoriale.

Sustainable System for Best Tomato and Maize Production

Capofila: Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate (C.A.B. Ter.Ra.) – Domanda n. 5150012, Focus Area 4B, Durata 01/04/2020 – 30/09/2022, Contributo concesso 352.040,70 € Responsabile progetto: Dott. Valerio Raggi – Agronica Group Responsabile scientifico: Prof. Gianni Gilioli – Università degli Studi di Brescia Agrofood Lab

L’obiettivo riassuntivo del piano progetto è quello dell’implementazione di un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) quale piattaforma software integrata per il controllo della produzione primaria con un approccio olistico e un paradigma di circolarità e interoperabilità che si materializza con l’innovativa integrazione e alimentazione sinergica tra modelli di difesa, irrigazione, fertirrigazione, fenologie, stime produttive, scelte varietali ed epoche colturali, interventi in campo, vincoli normativi, con l’intento di migliorare gli aspetti della sostenibilità ambientale e della produzione delle colture.

Gli obiettivi specifici sono i seguenti:

· Adattamento di modelli fenologici e di produzione per mais e pomodoro: strumenti a base modellistica (modello fenologico e modello di produzione) calibrati e validati localmente per supportare operativamente le scelte agronomiche.

· Valutazione delle performance di diverse strategie di adattamento gestionali per minimizzare gli impatti del clima ed aumentare l’efficienza d’uso delle risorse (es. variazioni nella gestione dell’irrigazione – epoca, frequenza d’intervento, dosi; variazioni nelle date di semina – anticipi, posticipi).

· Adattamento di modelli di difesa delle principali avversità delle colture:

· Piralide del mais: la calibrazione e validazione di un modello fenologico avanzato per la piralide mais (Ostrinia nubilalis) con simulazione delle tempistiche di emergenza dei vari stadi di sviluppo del parassita considerando il potenziale ruolo della mortalità e della fecondità sulla fenologia della specie, oltre alla considerazione del ruolo della temperatura e degli estremi climatici sulle tempistiche di emergenza e potenziale impatto del parassita (densità potenziale normalizzata).

· Peronospora del pomodoro (Phytophthora infestans) (malattia crittogamica più pericolosa per le solanacee) e Nottua Gialla del pomodoro (Helicoverpa armigera) (i cui danni, in Emilia-Romagna, sono gravi e interessano in gran parte la coltura del pomodoro da industria).

· Alimentazione dei modelli per la considerazione del tempo di efficacia dei trattamenti corredata dall’osservazione delle malattie attraverso il monitoraggio.

· Ottimizzazione dell’impiego di acqua a fini irrigui e la riduzione degli input di fertilizzanti chimici e organici attraverso la messa a punto dei modelli Irrinet-Irriframe (piattaforma ANBI-CER) sia in termini di bilancio irriguo che di produzione di singolo consiglio di adacquata.

· Valutazione varietale per epoca di semina/trapianto dei diversi ibridi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico rispettando e possibilmente migliorando i parametri di produzione e le necessarie calendarizzazioni imposte dall’industria agro-alimentare.

Sviluppo di un sistema innovativo di gestione sostenibile e certificazione degli input produttivi

Capofila: Impresa Verde Emilia Romagna – Domanda n. 5150328, Focus Area 4B, Durata 01/04/2020 – 30/09/2022, Contributo concesso 356.472,61 € Responsabile progetto: Ing. Fabrizio Paglierani – Agronica Group; Responsabile scientifico: Prof.ssa Roberta Masin – Università degli Studi di Padova DAFNAE

Il progetto si prefigge di definire dei modelli di gestione dei reflui zootecnici che consentano, con il minimo impegno per agricoltori e allevatori, il controllo informatizzato delle pratiche di spandimento. Con l’utilizzo di sensori prossimali e remoti è infatti possibile studiare la variabilità spaziale e temporale di ogni porzione dell’appezzamento rilevando ed esaminando le diverse caratteristiche pedologiche, chimiche e fisiche del suolo. In questo ambito il progetto si focalizza sull’analisi e la messa a punto di pratiche di AP per la nutrizione volte a rendere il processo quanto più scalabile possibile. Per determinare l’esatto quantitativo di biomassa da distribuire al fine di mitigare gli impatti ambientali e migliorare le performance agronomiche è però necessario anche conoscere le caratteristiche dei reflui utilizzati, in particolare il contenuto di nutrienti e di sostanza organica. Verranno quindi sviluppati e validati modelli che permettano di prevedere con la massima precisione possibile tali caratteristiche a partire da informazioni quali la dieta del bestiame, la razza allevata, il tipo di stabulazione, il periodo dell’anno ecc.

Conoscendo le caratteristiche del suolo e quelle dei reflui è quindi possibile gestire gli spandimenti in modo sito specifico andando per esempio a ridurre gli apporti di letame e liquami in zone con alte dotazioni di azoto o aumentarli dove il terreno risulti povero di sostanza organica; diminuire le dosi dove sia presente falda alta riducendo così il rischio di lisciviazione dei nitrati; o ancora modulare gli spandimenti in funzione della tessitura, applicando ad esempio dosi basse ma costanti in terreni sabbiosi al fine di ridurre le perdite di nitrati verso la falda mantenendo allo stesso tempo la fertilità dei suoli.

Sostenibilità della filiera carne mediante l’ottimizzazione dell’alimentazione animale e gestione degli allevamenti con pratiche di agricoltura e di zootecnia di precisione

Capofila: B.F. Agricola srl – Domanda n. 5202555, Focus Area 3A, Durata 01/04/2021 – 31/03/2023, Contributo concesso 236.458,56 € Responsabile progetto: Ing. Fabrizio Paglierani – Agronica Group; Responsabile scientifico: Dott. Aldo Dal Pra – CRPA

L’obiettivo principale del progetto è quello dell’implementazione di un Sistema informatico integrato di filiera zootecnica carne, per la gestione di tutte le informazioni necessarie a garantire tracciabilità, monitoraggio dei risultati di gestione e supporto alla fase di produzione foraggi e gestione di stalla anche con l’ausilio di sensoristica IoT per la riduzione degli input produttivi e del relativo impatto ambientale.

Vengono utilizzate tecniche di Zootecnia di precisione per ciò che attiene la realizzazione quotidiana delle diete somministrate al bestiame ai fini della riduzione degli errori di razionamento, connessi alla notevole variabilità qualitativa di fieni, granelle e insilati: i dati mostrano una variabilità di apporti azotati e fibrosi che può superare il 20% dei valori teoricamente attesi. Le imprecisioni di razionamenti si riflettono sulla salute e produttività degli animali e, nell’insieme, portano ad un dispendio notevole di risorse.

Una alimentazione di precisione che garantisce, attraverso il costante monitoraggio delle caratteristiche fisico-chimiche delle biomasse, il corretto bilanciamento alimentare (in termini quantitativi e qualitativi) dei nutrienti apportati consente di incrementare la produttività e il benessere animale, ma ha anche ricadute benefiche sull’ambiente. Si riduce infatti l’eliminazione in ambiente dei residui del metabolismo, come nutrienti indigeriti, metano e urea, favorendo di contro una loro maggiore ritenzione e trasferimento in prodotti utili, aumentando così l’efficienza di conversione degli alimenti. L’effettiva efficacia delle diete adottate e dei sistemi di precisione utilizzati nel razionamento avviene tramite un monitoraggio a 360 gradi del processo in stalla grazie a campionamenti e rilevazioni. Oltre ad un più efficiente utilizzo delle sostanze, e quindi migliori performance ambientali ed economiche, la gestione digitale tanto dei processi agricoli quanto di quelli zootecnici, può consentire la tracciabilità e la certificazione dei trattamenti effettuati e delle pratiche implementate.

Sviluppo di supporti organizzativi smart al servizio della filiera sementi per limplementazione di un marchio di origine certificato

Capofila: ASSOSEMENTI_Associazione Italiana Sementi – Domanda n. 5202554, Focus Area 3A, Durata 01/04/2021 – 31/03/2023, Contributo concesso 229.964,50 € Responsabile progetto: Ing. Fabrizio Paglierani – Agronica Group; Responsabile scientifico: Prof. Enrico Noli – Università degli Studi di Bologna DISTAL

Il comparto produttivo della moltiplicazione sementiera in Emilia-Romagna riveste un ruolo fondamentale per l’economia agricola del territorio, per il numero di aziende produttive coinvolte, per le ditte sementiere impegnate nelle fasi di lavorazione e soprattutto per la bilancia dei pagamenti essendo il seme prodotto in larga parte esportato.

Attraverso l’introduzione di innovazioni tecniche, meccaniche e gli adeguamenti alle strutture di lavorazione, si vuole rafforzare il ruolo della filiera sementi, che già oggi si presenta come una realtà di eccellenza nel panorama agricolo non solo regionale e nazionale ma anche internazionale, nella consapevolezza che solo attraverso un continuo rinnovamento sia possibile mantenere la leadership sul mercato. Le applicazioni dell’informatica al settore agricolo hanno avuto negli ultimi anni un notevole sviluppo e il software “Mappatura sementi”, in grado di agevolare la verifica della distanza fra le coltivazioni sementiere al fine di escludere eventuali inquinamenti genetici fra le colture in moltiplicazione, ne è un valido esempio. Il software, già pienamente utilizzato da tutte le ditte riproduttrici di seme di barbabietola da zucchero e dalle ditte riproduttrici di sementi di specie orticole, permette la georeferenziazione degli appezzamenti, definendo attraverso complessi algoritmi le distanze di isolamento e le possibili interferenze fra colture della stessa specie ma di varietà diverse.

Il presente progetto nasce dalla necessità espressa da tutti gli operatori della filiera di creare ulteriori supporti informatici da integrare al portale software “Mappatura sementi” che, oltre ad offrire garanzie di isolamento spaziale e di qualità genetica, possano aiutare i tecnici delle ditte sementiere nel controllare in modo più efficace e veloce la gestione delle colture e attraverso “nuove etichettature” tecnologicamente evolute, permettere la migliore gestione della catena della tracciabilità all’ingresso del materiale raccolto nei magazzini di lavorazione e stoccaggio. All’interno del settore sementiero il progetto si focalizza su barbabietola e girasole da seme con l’obiettivo di sviluppare strumenti e protocolli operativi facilmente estendibili anche alle altre colture del settore.

Estensione del servizio Fert-Irrinet alle principali colture di interesse fertirriguo e sviluppo di una applicazione per smartphone

Capofila: CER – Domanda n. 5206511 Focus Area 5A Durata 01/04/2021 – 30/11/2022 Contributo concesso 182.172,06 € Responsabile progetto: Dott. Roberto Genovesi – CER; Responsabile scientifico: Prof. Massimo Guerrero – Università degli Studi di Bologna DICAM

Il Piano si pone l’obiettivo di fornire strumenti conoscitivi ed operativi (nuovi moduli nel DSS IrriNet gestito da CER) a Consorzi di Bonifica ed aziende agricole operanti nella zona costiera della Regione Emilia-Romagna, per una gestione più oculata dell’acqua irrigua e per il mantenimento di bassi livelli di salinità nelle acque e nei suoli, oltre a valorizzare la coltura del riso come indispensabile presidio di aree agricole altrimenti marginali. Allo stesso tempo, sarà stimato il valore del servizio ecosistemico, fornito dai medesimi Consorzi di Bonifica, tramite la gestione della rete consortile di scolo e consegna delle acque, in aree critiche per la conduzione dell’agricoltura.

Risultati attesi

  • <span “times=”” new=”” roman”=””>        Valutazione del beneficio ecosistemico derivato dalla presenza di canali irrigui in prossimità della costa, in relazione sia all’efficienza del trasporto dell’acqua, sia al contrasto al cuneo salino.
  • <span “times=”” new=”” roman”=””>        Valutazione del beneficio ambientale ed economico indotto dalla presenza di aree umide sul contrasto alla subsidenza, alla salinizzazione del suolo e il beneficio alle aree agricole prossimali.
  • <span “times=”” new=”” roman”=””>        Realizzazione sul DSS IrriNet di un modulo per il consiglio irriguo, che tenga conto anche della maggiore frazione idrica da apportare in presenza di acque e suoli salini (leaching requirement).
  • <span “times=”” new=”” roman”=””>        Realizzazione sul DSS IrriNet di un modulo di calcolo per il bilancio idrico del riso e determinazione del beneficio ecosistemico determinato da tale coltura del riso su aree altrimenti marginali per l’agricoltura.

Le aziende agricole operanti in prossimità della costa ed iscritte al servizio IrriNet riceveranno nuove funzionalità, sia per determinare il giusto apporto di acqua alle colture per la lisciviazione dei sali, sia per la gestione irrigua della coltura del riso. I Consorzi di Bonifica riceveranno invece gli elementi valutativi necessari per una gestione ottimale delle acque convogliate nei canali, non solo per ottemperare alle richieste irrigue delle aziende prospicienti, ma anche per contrastare il cuneo salino, a difesa delle aree agricole poste più all’interno. In aree a rischio subsidenza e di difficile gestione idraulica (aree “idraulicamente sensibili”), i Consorzi riceveranno strumenti per valutare gestioni alternative e gli eventuali costi e benefici.

Sviluppo dei servizi dell’OI per la conoscenza e l’organizzazione della filiera del pomodoro da industria

Capofila: OI del pomodoro da industria del Nord Italia – Domanda n. 5112049 Focus Area 3A Durata 01/03/2020 – 31/08/2022 Contributo concesso 176.977,89 € Responsabile progetto: Dott. Vanni Tisselli – CRPV; Responsabile scientifico: Prof. Stefano Amaducci – Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza DIPROVES

Obiettivo generale del progetto è quello di rendere sempre più centrale il ruolo dell’O.I. del pomodoro da industria nell’ambito del processo che genera informazioni a supporto della filiera, così da poter gestire le stesse e svolgere un ruolo guida di cerniera fra mondo agricolo e mondo industriale per una sempre maggiore valorizzazione del pomodoro sui mercati.

Poiché le tecnologie avanzano velocemente, l’O.I. si prefigura a nome dei propri associati che verranno singolarmente e collegialmente coinvolti, di mettere a punto un sistema di classificazione colturale e previsione produttive a partire dalle immagini satellitari Sentinel 2 ESA per derivare informazioni di carattere tecnico che però potranno servire a meglio programmare i vari interventi sia da parte dell’azienda agricola che dell’industria di trasformazione. Altro obiettivo generale è quello di poter disporre in tempo reale di dati durante la campagna per conoscere le quantità consegnate alle industrie e i loro livelli qualitativi, così da poter gestire meglio la programmazione delle raccolte e della trasformazione.

Finanziato nell’ambito delle misure 16 del PSR 2014-2020 del Veneto. Capofila per la raccolta di cereali DE LOTTO “LA CEREAL” S.R.L.

Il comparto dei seminativi dovrà risultare più resiliente alle sollecitazioni di un mercato sempre più volatile nei prezzi e nelle esigenze, dimostrando capacità di agire sulla gestione, sulla riduzione dei costi di produzione, segmentando l’offerta dei prodotti e fidelizzando i consumatori, perseguendo la loro soddisfazione rispetto alle esigenze nutrizionali, salutistiche e ambientali richieste

Ne consegue che il progetto si inserisce, con le valutazioni tese a razionalizzare il più possibile l’uso di input, con particolare attenzione al contenimento delle micotossine, in una più ampia necessità di valorizzazione del mais per dare origine a categorie che permettano di rendere evidenti e di dare valore alle caratteristiche nutrizionali, bromatologiche e tecnologiche del mais nazionale.

Sito di progetto >

 

Valorizzazione delle risorse genetiche dell’olivo e introduzione di nuove tecniche a basso impatto ambientale nell’areale della DOP di Cartoceto.

PSR Marche 2014/2020 – Misura 16.1 – Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura

Finalità del progetto Oliv-get è l’empowerment della produzione olivicola della collina marchingiana attraverso azioni pilota clibrate nell’areale di Cartoceto DOP. L’obiettivo sarà perseguito attraverso l’introduzione di innovazioni focalizzate sull’aumento della resa, sulla qualità della produzione e sulla sostenibilità ecologica ed economica. Il progetto promuoverà la propagazione certificata della cultivar Raggiola. La cultivar è alla base della produzione DOP ed, in quanto germoplasma localmente selezionato, è particolarmente adattata alle condizioni ambientali specifiche; tuttavia nessun materiale genetico certificato è attualmente disponibile per questa cultivar. Partendo da piantine di alta qualità, il progetto supporterà impianti razionali suggerendo soluzioni a più alta densità. Le innovazioni tecniche saranno applicate nella gestione di impianti sia nuovi e che tradizionali e degli alberi monumentali. Strumenti di rilevamento dedicati e georeferenziati saranno forniti agli agricoltori come supporto alle decisioni. Il controllo di patogeni e parassiti, l’irrigazione, la nutrizione e l’epoca di raccolta saranno tutti calibrati di conseguenza, riducendo così l’impatto economico e ambientale della cultura e massimizzando la tempestività e l’efficacia dell’intervento.

Il supporto tecnologico nella definizione dell’epoca di raccolta aumenterà la qualità dell’olio, rafforzando così il valore della DOP. L’analisi della qualità dell’olio sarà inoltre adottata come indicatore di punti deboli nella catena di produzione, stabilendo così un approccio ricorsivo positivo. Il progetto si concentrerà inoltre sulla formazione tecnica di professionisti che garantiranno la persistenza e la promozione delle innovazioni proposte e rappresenterà la nuova generazione di tecnici necessari per il ricambio generazionale.

Sito di progetto >

Valorizzazione energetica ed agronomica di residui di potatura da colture arboree

PSR 2014-2020 Puglia Misura 16.2 Capofila OP Puglia Olive; Responsabile Tecnico Scientifico prof Massimo Monteleone Università di Foggia Dip. Agraria Finanziamento 500.000,00 €; Durata: 1/10/2020 – 5/7/2022

Il progetto ha la finalità di rendere fluido il circuito di creazione dell’innovazione, promuovere processi di diversificazione produttiva verso il settore agro energetico, realizzare processi aggregativi delle imprese ed un modello di filiera corta, promuovere la gestione sostenibile delle risorse di fertilità del suolo, la mitigazione dei cambiamenti climatici, il sequestro del carbonio, il recupero degli scarti e dei sottoprodotti delle industrie agrarie, contribuire all’autoconsumo energetico delle aziende agrarie ed agro alimentari secondo un modello di micro generazione energetica.

Obiettivo specifico del progetto è quello di favorire la destinazione delle potature di olivo alla generazione energetica mediante pirolisi al fine di evitare la bruciatura dei residui in campo aperto, causa di inquinamento e incendi, sviluppare una filiera produttiva capace di generare reddito aggiuntivo ed annullare i costi energetici delle industrie agrarie (frantoi), ottenere un residuo carbonioso (biochar) impiegabile come prezioso ammendante del suolo, capace di sequestrare il carbonio, adottare metodi agronomici innovativi per preservare la sostanza organica e la fertilità del suolo agrario.

Gestione Olivicola attraverso l’uso di Innovazione e Controllo

PSR 2014-2020 Puglia Misura 16.2 Capofila OP Puglia Olive; Responsabile Tecnico Scientifico prof Bernardo De Gennaro Università degli Studi di Bari DISAAT; Finanziamento 500.000,00 €; Durata: 1/10/2020 – 5/7/2022

Al fine di rafforzare il coinvolgimento degli agricoltori nel processo di modernizzazione si intende promuovere, nel settore olivicolo, un approccio tecnologico che sia in grado non solo di aumentare l’efficienza dell’uso delle risorse, ma anche di supportare le decisioni necessarie per gestire le variabili di processo. Allo scopo, il progetto intende fare riferimento a tecnologie abilitanti attraverso le quali acquisire ed interpretare specifiche variabili di contesto.

Obiettivi specifici del progetto sono la riduzione del gap di competitività tra il modello di olivicoltura pugliese e quelli dei paesi concorrenti, il miglioramento ed efficientamento del modello decisionale su principali operazioni colturali che impattano su ambiente e bilancio aziendale (difesa e gestione irrigua), definizione di Protocolli Operativi con metodi di rilevazione di precisione e l’utilizzo di Innovation Technologies per migliorare e incrementare la definizione dell’attività di monitoraggio preventivo, il miglioramento delle tempistiche di comunicazione dei dati sensibili presso i destinatari e utenti finali.

PSR 2014-2020 Umbria Misura 16.1 Focus Area 2A; Capofila: Trasformatori Tabacco Italia; Finanziamento 596.647,91 €; Durata: 1/10/2020 – 30/9/2022

Il progetto affronta la governance nell’uso dell’acqua in agricoltura supportata dalle più moderne tecnologie e al fine di efficientare la produzione agricola e garantire i benefici ambientali e sociali al contesto territoriale di riferimento. Scopo principale del progetto è pertanto quello di sperimentare su scala di distretto irriguo un modello innovativo per l’uso della risorsa idrica in agricoltura che tenga conto del principio di competitività imprenditoriale e gli obiettivi dello stato quantitativo dell’acquifero di riferimento. Il tutto attraverso lo sviluppo di un modello organizzativo e tecnologico in grado di governare la domanda, monitorare l’efficienza della rete di distribuzione, i volumi erogati all’utenza e la relativa tariffazione, promuovendo nel contempo un uso razionale della risorsa stessa per le colture irrigue del territorio servito. Il modello previsionale consente di prefigurare diversi scenari di gestione in fase di programmazione degli ordinamenti colturali, quindi di valutare eventuali squilibri nell’utilizzo dell’acqua irrigua che possono essere gestiti in chiave proattiva nella pianificazione agronomica dell’attività in campo. Si ravvisa inoltre l’esigenza di integrare il tutto con un sistema di gestione e con la rete di monitoraggio garantendo una attualizzazione della previsione in funzione degli andamenti climatici presenti e futuri.

L’approccio utilizzato è del tipo bottom-up, quindi governare ed efficientare le richieste irrigue delle aziende, per poi gestire la rete di distribuzione in modo da rispondere alle relative esigenze. La metodologia applicata prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie a tutti i livelli, come il consiglio irriguo a livello aziendale ed il monitoraggio e gestione in tempo reale dei parametri idraulici fondamentali della rete di distribuzione. Tutto questo, se opportunamente calibrato, permetterà di effettuare un dettagliato monitoraggio della domanda e quindi dei consumi d’acqua ad uso irriguo e dei conseguenti criteri di tariffazione, conformemente a quanto richiesto a livello di direttive europee

Il progetto “Water4Agrifood. Miglioramento delle produzioni agroalimentari mediterranee in condizioni di carenza di risorse idriche” cerca di trovare una soluzione al problema della carenza d’acqua disponibile per le aziende agricole e, più in generale, ne mette in evidenza il valore ai fini produttivi. Il progetto Water4Agrifood mette insieme le competenze del mondo industriale e le conoscenze accademiche per costruire gli strumenti adatti a utilizzare al meglio le risorse idriche a disposizione delle aziende agricole.

Progetto Codice ARS01_00825 – Area di Specializzazione “Agrifood”, PON R&I 2014-2020 e FSC

Sito di progetto >

Zootecnia di precisione per le filiere bovine della Sardegna: from capital to knowledge intensive

Capofila: Società per la Bonifica dei Terreni Ferraresi e per Imprese Agricole S.p.A. Società Agricola sede operativa di Marrubiu (OR) – Domanda n. 14250005635, Misura 16.1 PSR Sardegna, Focus Area 3A, Durata 05/12/2023 – 04/12/2025, Contributo concesso 497.396,00 € Responsabile tecnico scientifico: Prof. Pier Paolo Roggero – Università degli Studi di SASSARI

Il progetto affronta in modo completo ed integrato i seguenti obiettivi:

a) Implementazione della precision farming per migliorare la produzione e l’utilizzazione delle foraggere aziendali nelle fasi di riproduzione e ingrassamento mediante lo sviluppo di un DSS in grado di effettuare valutazioni sito-specifiche sul miscuglio di essenze da utilizzare e di massimizzare gli aspetti quali-quantitativi delle produzioni attraverso l’identificazione del momento migliore in cui effettuare lo sfalcio

b) Implementare la precision feeding per abbattere i costi di produzione del vitello in azienda di riproduzione e nella fase di ingrassamento

c) Implementazione della precision livestock per aumentare la produttività della filiera vacca-vitello e migliorare il benessere animale

d) Sviluppo di una piattaforma cloud-based di inserimento dati aziendali, analisi esperta mediante restituzione elaborata per indicatori semplici agli allevatori per il miglioramento delle performances produttive.

e) Implementazione della tracciabilità e rintracciabilità di filiera

f) Verifica del miglioramento dell’intera filiera sotto gli aspetti dell’impatto carbonico (obiettivo filiera carbon free) e azotato (obiettivo filiera circular nitrogen economy)